venerdì 14 agosto 2009

A mia madre


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Sempre mi dicevi:
”Perché non mi dedichi una poesia?”
Io non ti rispondevo.
Tu abbassavi lo sguardo
e ti arrendevi.
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Ora che non ci sei più
il mio cuore ti parla così:
dolce era il tuo viso,
i tuoi occhi sempre scrutavano i miei
perché tanta era la voglia
di sapere se io ti amavo
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Sempre sfuggivo da questa tua muta domanda.
Ora che tu sei fuggita per sempre da me,
sono io che ti parlo
e tu resti muta.
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Adesso sono io che abbasso lo sguardo
e sottovoce ti dico
Mamma ti voglio bene:
perdonami.
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Maria Rosaria Di Lella

2 commenti:

leone ha detto...

Poesia molto bella.Una ferita che si apre da adulti,un'insensibilità,quella dei figli nei confronti dei genitori,che esiste da sempre e che niente, generazione dopo generazione, sembra risolvere se non il tempo, ma quando ormai ne è passato troppo.La gioventù è fragile e sventata e ha il cuore duro come la pietra...a te come a me, come a tutti resta il rimpianto.

Caterina ha detto...

La tua poesia dedicata alla tua mamma é infinitamente bella, mi commuove tanto.
Io avevo la fortuna di poter esprimere il mio amore per la mamma ma mi duole ancor oggi che non potevo tenere la sua mano nell'ultimo momento:(.
Un forte abbraccio